Effetto adunata, 11 ragazzi «studiano» da alpini Stampa

Allievi del professionale Galli, in maggio hanno aiutato gli organizzatori: uno stage formativo

 

Tra i molti che hanno vissuto l'adunata degli alpini di maggio come evento indimenticabile, c'è anche un gruppo di giovanissimi studenti dell'Istituto professionale per i Servizi commerciali e turistici «Guido Galli» che hanno vissuto «dall'interno» la manifestazione, svolgendo un periodo di stage nel comitato organizzatore dell'adunata, esperienza che figurerà nel proprio curriculum formativo. La collaborazione tra studenti e penne nere è nata quasi per caso, quando Gianni Torri, uno dei responsabili dell'organizzazione, ha incontrato la dirigente scolastica dell'Istituto, Nadia Baldini, per chiedere di ospitare nella palestra della scuola gli alpini. La dirigente ha visto nella manifestazione un'occasione per coinvolgere gli studenti dell'indirizzo aziendale. Ed ecco che 11 ragazzi di terza e quarta hanno dato la propria disponibilità un pomeriggio a settimana (dalle 14,30 alle 18) durante il quale hanno lavorato nella sede in via Gasparini dal 22 febbraio al 6 maggio. «Il progetto – spiega Vanna Mazza, l'insegnante che ha seguito gli alunni in stage – ha avuto la finalità di rendere consapevoli gli studenti degli eventi e delle iniziative del territorio partecipando attivamente attraverso la collaborazione nell'organizzazione e accoglienza degli alpini».

 

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A raccontare l'esperienza è la studentessa 17enne Miriana Li, cognome che rivela le origini cinesi: «Abbiamo svolto lavori di segreteria, come scrivere le lettere alle scuole per confermare le prenotazioni dei posti, il controllo dei versamenti, la registrazione della corrispondenza. Nei 15 giorni precedenti l'adunata l'attività è stata davvero frenetica». Nonostante Miriana si fosse resa conto sulla carta della quantità di persone che stava riversandosi in città, ne è rimasta sorpresa: «È stato incredibile, sabato ho girato per Bergamo e vedere dalle Mura il fiume di gente in via Papa Giovanni è stato molto bello», con l'orgoglio di aver contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Con lei durante lo stage Eduard Caliman, qualcosa di più di un semplice compagno di classe, che ha reso l'impegno certamente più piacevole. Tanto piacevole che Miriana non ha esitato a proporsi per un ulteriore stage estivo «volontario»: «Mi sembra una buona esperienza da poter poi spendere in un futuro lavorativo». Così Miriana sta trascorrendo tre pomeriggi alla settimana nella biblioteca dell'Ana per creare un archivio digitale, insieme alla compagna Monica Cambianica, che racconta: «Durante l'anno non ho potuto svolgere lo stage perché faccio la baby-sitter e pratico judo a livello agonistico, ma non mi sono lasciata sfuggire questa occasione estiva. Stiamo lavorando con il programma Access, è utile fare pratica di ciò che abbiamo imparato a scuola». «Qui è bello, perché ci gestiamo in modo autonomo. Abbiamo iniziato il 14 giugno e concluderemo il 29 luglio per circa 60 ore. Fra poco inizierà anche Federica, un'altra nostra compagna» spiegano le due ragazze. E come è andato il rapporto con gli alpini? «Prima sapevo più o meno cosa facevano – spiega Miriana - ma non avevo mai sentito parlare dell'adunata. È stato divertente anche ascoltare i loro racconti. Unico "problema" il fatto che il signor Torri fumi molto». Entrambe abitano a Stezzano e raggiungono la sede con la loro bicicletta. «Sono molto in gamba, come i loro compagni che ci hanno dato una grossa mano nei giorni di preparazione dell'adunata» commenta il «tutor» alpino Gianni Torri.
«Abbiamo avuto un ottimo riscontro dall'Ana rispetto ai nostri studenti, come d'altronde accade quando svolgono stage in aziende bergamasche, uffici o agenzie viaggi» conclude la docente Mazza.

 

Laura Arnoldi - L'Eco di bergamo 25/07/2010