Finali a Nembro: oro nel soccorso su pista e argento sui dispersi. Ottima prova dei volontari Ana. In gara anche dal Giappone
Nembro
Si è chiusa ieri, con le premiazioni al Campo sportivo Saletti di Nembro, la seconda edizione del Campionato mondiale a squadre per cani da soccorso.
Le premiazioni del mondiale per squadre di cani da soccorso si sono svolte al Centro sportivo Saletti di Nembro. In gara nuclei da tutto il mondo per la manifestazione organizzata dal nucleo cinofilo Argo della sezione Ana di Bergamo. I padroni di casa hanno registrato grandi successi: argento nel soccorso di dispersi in superficie e oro nel soccorso su pista (foto Yuri Colleoni) |
La manifestazione per quattro giorni ha visto sfidarsi nei campi di gara di Nembro, Clusone, Onore e Ospitaletto, 18 team costituiti da tre cani con i propri conduttori e un capitano, provenienti da Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Slovenia, Ungheria e Italia. L'evento ha registrato un doppio successo del Nucleo cinofilo Argo della sezione Ana di Bergamo. Perfetta si è dimostrata l'organizzazione del campionato, affidata proprio al nucleo bergamasco in collaborazione con l'Ente nazionale della cinofilia italiana (Enci) e su mandato della Federazione cinofila internazionale (Fci). «Una macchina molto complessa che ha comportato l'impegno di numerosi volontari», afferma Giovanni Martinelli, coordinatore nazionale delle unità cinofile Ana, per il quale anche i risultati finali delle prove sono motivo di profonda soddisfazione. «Due nuclei alpini – spiega – si sono classificati al secondo posto in due specialità e questo ci riempie di orgoglio». L'Italia ho conquistato l'argento nella specialità di «ricerca di sepolti in macerie» con il nucleo X-Plorer degli alpini di Como, dietro la Francia e precedendo la Slovenia. Il nucleo Ana bergamasco, che ha sede a Fiorano al Serio, ha raggiunto la stessa posizione nella specialità di «ricerca di dispersi in superficie» davanti alla Germania. «Ci ha preceduto la Finlandia che ha schierato una squadra davvero eccezionale – riconosce Martinelli – con un distacco di punti dovuto all'eccellente prestazione nella prova di obbedienza. La nostra squadra nella ricerca ha ritrovato tutti e tre i dispersi utilizzando 12 dei 20 minuti a disposizione, i finlandesi ne hanno impiegati 18, ma ci hanno superato per il vantaggio nella prova di obbedienza di venerdì». Da sottolineare che la squadra nordica fa parte dell'esercito finlandese, mentre i bergamaschi (o meglio le bergamasche visto che la squadra è al 75% rosa) sono tutti volontari. Il capitano Katia Pezzoli ha coordinato le tre unità costituite da Daniela Oggioni e Valentina Savio con le labrador Maja e Kira, Giorgio Mazzoleni con il pastore belga Malinois Amie; il labrador di nome Luna con Silvia Bosio hanno costituito l'unità di riserva. «Ero quasi sicuro che avremmo fatto bene perché la ricerca in superficie è la nostra specialità, mentre non puntiamo a un addestramento all'obbedienza troppo stressante. Comunque in una prova il cane può tradire anche con molto esercizio, come può essere accaduto alla Germania da cui ci si attendeva migliori risultati».
Deludenti le prestazioni del Giappone nella ricerca in macerie da cui ci si sarebbe aspettati maggior esperienza, considerato che la sismicità è una caratteristica del paese nipponico.
La squadra italiana ha ottenuto anche l'oro per la ricerca in pista, ma non è una vittoria particolarmente significativa perché molte squadre hanno scelto di non partecipare a questa gara.
Le premiazioni, precedute dalle dimostrazioni del gruppo cinofilo dell'Esercito e della Guardia di finanza, si sono svolte alla presenza del presidente della commissione Fci Frans Jansen, dell'assessore alla protezione civile della Provincia di Bergamo Fausto Carrara, dell'assessore provinciale alla Caccia, pesca e sport Alessandro Cottini e dell'assessore allo Sport di Nembro Gianluca Rota, mentre la banda di Cornale ha eseguito gli inni nazionali. Questa mattina si riunirà in Valseriana la commissione internazionale che deciderà dove si svolgerà la terza edizione del Campionato del mondo 2012.
Laura Arnoldi - L'Eco di Bergamo
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