Duecento tonnellate di cibo con la colletta alimentare Stampa

Gli organizzatori: è stato un successo oltre ogni aspettativa. Tra i 2.500 volontari molti giovani. Aiutate 1.000 persone.

La crisi e il freddo non hanno tolto ai bergamaschi la voglia di donare nella 14ª Giornata nazionale della colletta alimentare. Sono state raccolte più di 200 tonnellate di cibo, meglio del 2009. Tantissimi i volontari che hanno trascorso una giornata al freddo per dare una mano alla raccolta, 140 i supermercati, tra Bergamo e provincia, disponibili a offrire i loro spazi. A donare di più sono state le famiglie, ma anche molti extracomunitari e gli anziani che non si sono risparmiati, lasciando anche solo una scatoletta. La merce più donata è stata la pasta, poi scatolame tra cui pelati, lenticchie, legumi, ma anche omogeneizzati e alimenti per l'infanzia.

 

 

 

Tantissimi volontari

«La Giornata nazionale della colletta alimentare è sempre un grande spettacolo di carità – spiega il presidente del Banco alimentare di Bergamo Marco Bolis –. L'esperienza del dono eccede ogni aspettativa generando una sovrabbondante solidarietà umana che si aggiunge alla operosa attività quotidiana di recupero di eccedenze alimentari da destinare ai più poveri. L'appuntamento dal 1997 è diventato un momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema della povertà attraverso l'invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno. La cosa che mi ha colpito di più quest'anno è stata la presenza di tantissimi volontari, soprattutto tanti ragazzi giovani. Rispetto all'anno scorso c'è stata una partecipazione davvero forte, soprattutto nei centri commerciali grandi. È vero che quest'anno hanno partecipato 10 supermercati in più e di conseguenza è stata donata molta più merce, ma vedere ogni volta tutta questa solidarietà scalda il cuore».

Un aiuto concreto

La principale attività del Banco di solidarietà di Bergamo è il reperimento di cibi a lunga conservazione o di pronto consumo, che vengono immagazzinati e poi distribuiti agli assistiti di Bergamo e provincia: famiglie monoreddito, con persone portatrici di handicap o malattie e anziani soli con la pensione minima. Un aiuto concreto per più di 1.000 persone.

Francesca Masseroli

L'Eco di Bergamo - 26/11/2010