Cani da soccorso, bene gli orobici Stampa

Il campionato Obbedienza, ricerca di sepolti sotto le macerie e in pista: prove tra Nembro, Onore e Clusone Valle Seriana, alla sfida mondiale non sfigurano le squadre bergamasche tutte in rosa

 

VALLE SERIANA

Si stanno dando battaglia, in Valle Seriana, le migliori squadre di cani da soccorso che partecipano al Campionato mondiale che si svolge ogni due anni. L'edizione 2010 è stata organizzata dall'Enci (l'Ente nazionale della cinofilia italiana) e dal Nucleo cinofilo da soccorso Argo della sezione Ana di Bergamo, su mandato della Federazione cinofila internazionale.
Diciotto squadre formate da tre nuclei (conduttore più cane) e da un capitano si stanno confrontando in questi giorni in prove differenti: obbedienza, ricerca di sepolti sotto le macerie, ricerca di dispersi in superficie e ricerca in pista. Otto le nazioni presenti (Italia, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Slovenia e Ungheria) che hanno mostrato abilità e destrezza dei propri cani in diverse «location»: il campo sportivo Saletti a Nembro, la pineta di Clusone, un'area pianeggiante nella valle di Tede, a Onore e, per la ricerca in macerie, il campo di addestramento del gruppo di Protezione civile di Ospitaletto (Brescia). Pastori belgi, Border collie, Pastori tedeschi, Golden retrivier, Malinois, Labrador sono alcune delle razze che si stanno confrontando.

 

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«Amiamo dire che cane e conduttore sono una "bestia unica", e neppure ci piace parlare di cani particolari che si distinguono per azioni di eroismo. Quando si interviene è tutta la squadra composta da più unità che effettua il ritrovamento, non il singolo cane» spiega Giovanni Martinelli, direttore tecnico del comitato organizzatore, nonché responsabile del nucleo cinofilo Argo della sezione Ana di Bergamo che ha sede a Fiorano al Serio. Martinelli non nasconde l'orgoglio per i risultati che la squadra bergamasca sta riportando nelle prove, incoraggiando le conduttrici (sono tutte donne) ad affrontare con serenità e determinazione le prove.
«Nel nostro caso si deve anche sottolineare che siamo tutti volontari – aggiunge Martinelli –, mentre nel campionato ci confrontiamo con professionisti, che sono addestratori di mestiere. Le conduttrici della squadra si esercitano nel tempo libero e durante le vacanze». Il capitano della squadra orobica è Maria Katia Pezzoli. La sua labrador Candy non partecipa alle gare, ma è presente nel campo per «dare sostegno» alle compagne più giovani. Candy infatti ha una lunga esperienza e ha preso parte alle ricerche dopo il terremoto del 6 aprile 2009 in Abruzzo. «In quel caso abbiamo deciso di inviare nuclei con la massima esperienza, quindi i cani più vecchi, che hanno in qualche modo coronato la loro carriera. Si tratta di animali di 9-10 anni che oggi non sono qui presenti, perché gareggiano nuclei più giovani» spiega il coach Martinelli. Candy, che ha 11 anni, è ormai «in pensione» e la sua padrona ha già acquistato un altro cucciolo: «Candy partecipa ancora a qualche soccorso, ma chiaramente ha meno resistenza fisica. Fra pochi mesi arriverà un Weimaraner: cambio razza per non fare confronti con Candy, vedremo come accoglierà il cucciolo».
Tra i primi a partire a poche ore dal terremoto in Abruzzo, anche Claudia Calvi, con il suo pastore tedesco Gabry, che a 9 anni si avvicina alla pensione. Le due conduttrici ricordano quelle giornate di ricerca tra le macerie con fatica ed emozione: «Quello che non si può dimenticare e che l'addestramento non può prevedere è il modo in cui il cane abbaia quando segnala una persona sepolta ormai senza vita: sembra quasi un pianto, un lamento».
Le gare di questi giorni sono momento di incontro e conoscenza tra squadre di diversi Paesi, in un clima festoso che ha l'obiettivo di promuovere la cultura cinofila e mostrare l'importante attività che uomo e cane possono svolgere.

 

Laura Arnoldi - L'Eco di Bergamo 22/08/2010