A Nikolajewka a piedi, 150 chilometri per ricordare Stampa

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Percorrere una delle strade più tragiche della Storia d'Italia. È questa l'idea, che sta realizzando un gruppo di camminatori lombardi. Sono in cinque, tutti con considerevoli esperienze come alpini e scout. Alessio Cabello, Cristiano Baroni, Diego Pellacini, Giancarlo Cotta Ramusino e Nicola Mandelli hanno organizzato questa passeggiata di oltre 150 chilometri dalle rive del Don a Nikolajewka, l'odierna Livenka, dove, il 26 gennaio 1943, quello che rimaneva delle divisioni italiane riuscì a rompere l'accerchiamento delle truppe sovietiche e uscì dall'infernale «sacca».
Il 150° dell'Unità d'Italia ha reso questa iniziativa ancora più significativa. «Il nostro – hanno scritto prima della partenza – è un cammino che vuole incontrare anche coloro che vivono in quelle terre. Non ci sono vette da conquistare o mete da raggiungere. È un viaggio per ricordare quanto terribile sia il dramma della guerra e per prodigarsi per evitarla in futuro». In passato tre di loro hanno percorso più volte il cammino di Santiago di Compostela, quello di San Francesco, la via Francigena. Diego Pellacini ha girato molto in America e in Africa, mentre Nicola Mandelli ha scalato montagne come l'Aconcagua o il Kilimangiaro.

 

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Proprio per cercare al massimo il contatto con la gente il gruppo non ha portato con sé delle tende. Come 68 anni fa furono costretti a fare i militari dell'Armir – per non restare di notte all'addiaccio – chiederanno ospitalità nelle izbe. Sono tantissime le storie delle donne russe e ucraine che curarono, salvandoli, i nostri poveri ragazzi assiderati così assomiglianti ai loro figli schierati, però, sul fronte opposto.
«L'idea di questa impresa – continua Cotta Ramusino – è venuta a Cristiano Baroni circa un anno fa. A me subito è apparsa un po' troppo ambiziosa». La parte più complessa è stata quella di raccogliere informazioni sufficienti soprattutto perché nessuno del gruppo parla russo. Tanto che se si cerca sulle carte geografiche russe non si trova Nikolajewka, dizione presente sulle carte militari tedesche della Prima guerra mondiale utilizzate dalle truppe italiane.

G. D'Am. - L'Eco di Bergamo 19/01/2011