Alpini in Polonia, per costruire un centro d'aiuto Stampa

Sono sette gli alpini del gruppo di Comun Nuovo partiti su un furgone la scorsa settimana e che verranno, a distanza di qualche giorno, raggiunti da altre quattro penne nere di Brembilla. Destinazione: Legionowo, circa 30 chilometri da Varsavia, in Polonia.


Vi rimarranno per dieci giorni con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione del «Centro promozione della donna», avviato dalla congregazione delle suore Orsoline di Gandino, la cui presenza sul suolo polacco è stata fortemente voluta da papa Giovanni Paolo II.

 

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Il progetto
Il progetto intende dare aiuto a donne con problemi familiari o che hanno deciso di abbandonare il mondo della prostituzione. Motore del centro è suor Laura Beschi, originaria di Arcene, che sabato è partita insieme alla squadra di volontari alpini.

Da Arcene a Legionowo
Tutto ha avuto inizio lo scorso anno quando suor Laura ha chiesto direttamente aiuto alla sezione di Bergamo per portare a termine i lavori si sistemazione dell'istituto che le è stato affidato dal 2005.
«Gli alpini sono per me la sola speranza per l'Italia, per l'amore, la solidarietà, i valori che li guidano – afferma con forza la religiosa –. Loro non mi hanno lasciata sola nei momenti in cui abbiamo dovuto affrontare difficoltà economiche e burocratiche per costruire il centro». Legionowo si trova in una zona molto povera, meno però della missioni di Nurzec, a 15 chilometri dalla Bielorussia, dove suor Laura ha lavorato dal 1995, anno in cui è stata inviata in Polonia. «Papa Wojtyla – racconta la religiosa – ben sapeva quanto la dittatura comunista avesse depauperato spiritualmente il suo popolo. Ci sono zone rurali molte povere, dove il tasso di alcolismo è alto. Ho visto molte giovani partire per la città attratte dal miraggio di una vita migliore e poi fare una brutta fine».

Suore Orsoline di Gandino
In questa missione sono coinvolte altre due suore bergamasche: suor Venturina (sorella di suor Laura) e suor Domenica Ceruti di Lurano; con loro anche la trentina suor Maria Franzoi, che per prima, tre anni fa, ha chiesto aiuto alle penne nere di Trento. Anche quest'anno un loro gruppo si alternerà alle squadre orobiche.
 

Volontari alpini
«Gli alpini bergamaschi – spiega Giuseppe Bonaldi, coordinatore nazionale della Protezione civile Ana e di questo particolare progetto – si alterneranno in sei turni di 10 giorni, da qui fino a settembre quando è prevista l'ultimazione almeno del piano dell'edificio dove si trasferiranno le suore. I prossimi a partire saranno i gruppi di Dossena e Credaro, poi di Leffe e Villa d'Adda. Da sottolineare che tutti coloro che hanno partecipato alle squadre di lavoro nel 2010 hanno rinnovato la loro disponibilità».
 

I lavori
I lavori procederanno poi al piano dove verranno ospitate circa 15 donne in difficoltà. In futuro si pensa di poter aprire anche una scuola materna. «L'edificio è molto grande: 1500 metri quadri su tre piani – illustra Bonaldi –. L'intervento degli alpini riguarda le opere di finitura per il completamento della struttura».

 

Laura Arnoldi - L'Eco di Bergamo 11/04/2011