«Grazie alpini per Torino - Ora festa al 90°» Stampa

«Sento il bisogno di ringraziare tutti gli alpini bergamaschi che a Torino hanno sfilato così numerosi».

 

A parlare è il presidente sezionale dell'Ana Antonio Sarti pienamente soddisfatto di come le proprie penne nere hanno partecipato all'adunata nazionale. «Solo rivendendo le immagini della sfilata mi sono reso conto della compostezza e serietà dei gruppi bergamaschi che non hanno voluto mancare l'appuntamento torinese. Sono certo che saranno ancora più numerosi a settembre per il nostro importante anniversario sezionale».
Gli alpini bergamaschi si sono da poco lasciati alle spalle l'adunata nazionale a Torino e già riprendono a lavorare perché tutto sia perfetto per l'appuntamento di settembre con il novantesimo anniversario sezionale.

 

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Da Bergamo a Torino
«C'è un filo rosso che unisce l'ormai mitica adunata a Bergamo dello scorso anno, quella a Torino e i prossimi festeggiamenti della sezione – spiega Antonio Sarti –. A Torino ho avuto conferma che i rapporti stretti con molti gruppi in occasione dell'adunata nella nostra città hanno creato amicizie e veri e propri gemellaggi in tutta Italia». Un altro frutto dell'esperienza del 2010 è stato l'avvicinamento di molti «nuovi» alpini alla sezione: «Si tratta soprattutto di giovani penne nere che hanno hanno capito che è bello mettersi il cappello in testa. Questo amore ed entusiasmo si rivivrà per il 90°». La speranza della sezione è che le 680 nuove iscrizioni all'Ana portino linfa vitale e costituiscano un ricambio generazionale.
I giovani volontari alpini
Ulteriore ragione di speranza risiede per i «veci» nei giovani che si arruolano come volontari nell'esercito. L'attenzione a questi soldati bergamaschi è molto alta, tanto che la sezione ha affidato al consigliere Natale Bertuletti l'incarico di mantenere i rapporti con il comando delle truppe alpine: «Non è facile raccogliere queste informazioni, perché i comandi non possono fornirle. Ci siamo quindi appellati ai gruppi perché ci indichino i ragazzi che sanno essere partiti. Il nostro desiderio è quello di conoscerli, seguirli ed iscriverli all'Ana». Sono 42 i giovani bergamaschi individuati da Bertuletti ed attualmente in servizio, tra loro 8 ragazze. «Li inviteremo certamente alle manifestazioni per il 90° con l'auspicio che possano sfilare con noi in divisa».
I rapporti dei reggimento alpini con la città sono molto buoni, anche grazie all'operazione «Strade sicure» che ha visto la presenza degli alpini del 5°, prossimamente sostituito dal 7° di stanza a Belluno. Certamente sono in aumento le richieste da parte di giovani bergamaschi di entrare nelle truppe alpini: «Possiamo dire che la motivazione legata al desiderio di continuare una tradizione alpina è reale, solo che i giovani del Nord appaiono assumere un atteggiamento timido durante la selezione» dice Bertuletti. Per questo la sezione ha ottenuto di poter dare qualche indicazione agli aspiranti quando si presentano per i test a Brescia. Ancora una volta i «veci» alpini si offrono come guida per i futuri «bocia» perché la tradizione alpina della terra bergamasca possa continuare.

 

Laura Arnoldi - L'Eco di Bergamo 24/05/2011