È morto il generale Formento, un alpino al servizio del Paese Stampa

 

Il 2 novembre a Brunate (Como), si è spento il generale di origini scalvine Ettore Formento. Le esequie non sono state ancora fissate, in attesa della cremazione.

 

Nato a Dezzo di Scalve, nel 1912, aveva frequentato il liceo classico Sarpi per poi, richiamato alle armi, diventare sottotenente di complemento. Nel 1935 partecipava alle operazioni in Africa orientale, con il grado di tenente, e a soli 26 anni gli veniva affidato il comando di duecento soldati eritrei, denominati «Kai bandera» (bandiera rossa), con compiti di polizia coloniale.

 

 

Con l'ingresso dell'Italia nella Seconda Guerra mondiale, assumeva il comando di gruppi misti, per contrastare l'avanzata inglese in territorio etiopico. Fatto prigioniero nel 1941 veniva deportato nei campi di concentramento inglesi, prima in Kenya, poi in India, rientrando in Italia soltanto all'inizio del 1946. Qui continuava la carriera militare che si concludeva con il massimo grado, quello di generale capo di stato maggiore. Non aveva mai perso i contatti con la città di Bergamo, dove annoverava numerosi amici; affidò le sue memorie del periodo bellico in Africa al libro «Kai Bandera», un'esperienza di comando di una banda di irregolari in Etiopia. Pluridecorato, ricoprì numerosi incarichi di comando anche nell'ambito delle Interforze europee.

Alpino, comandante della Brigata alpina Orobica dal 1965 al 1967, ha sempre tenuto nella sua stanza il cappello con la penna; e in un colloquio, avuto nel luglio di quest'anno, ricordava il colonnello Sora, alle cui dipendenze si era ritrovato nel 1938, sempre in Etiopia. Particolarmente commuovente l'episodio raccontato (ripreso anche in una raccolta curata da Giorgio Del Boca, «La nostra Africa») dove, nel mezzo di uno scontro a fuoco, entrambe le parti sospendono lo scontro per consentire ad un uomo di prestare aiuto alla propria donna rimasta ferita. L'augurio è che la città di Bergamo sappia rendere doveroso omaggio a un suo concittadino che ha dedicato tutta la vita al servizio della nazione.

Tiziano Piazza

L'Eco di Bergamo - 12/11/2010