Malattie rare, borse di studio per i giovani ricercatori Stampa

In tempi in cui i ricercatori salgono sui tetti per lamentare la mancanza di fondi per la ricerca, la cerimonia di ieri sera per la consegna delle borse di studio della fondazione Aiuti per la ricerca sulle malattie rare (Armr), rappresenta un segno di attenzione all'impegno di giovani ricercatori.

 

Una realtà di spicco completamente al femminile, rappresentata da sei giovani: le bergamasche Serena Ghezzi, Monica Cortinovis, Monica Locatelli, e Manuela Derosas (sarda d'origine, ma adottiva di Romano di Lombardia), poi Osele Ciampi, di Pisa e Valentina Benedetti, di Lodi. Ognuna di loro ha ricevuto un assegno di 16 mila euro per il prossimo anno di lavoro all'Istituto Mario Negri. Un aiuto economico donato da enti, dalle delegazioni Armr presenti in tutta Italia e da privati (c'è chi ha destinato la somma per i regali di nozze o in memoria di una persona cara).

 

Il premio speciale Armr è stato attribuito a una 30enne ricercatrice bergamasca d'eccellenza, già per 4 anni borsista Armr: Cinzia Rota. Il suo lavoro ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento. «Lo scorso 2 ottobre – racconta – sono stata a Seul a ritirare il "Young investigator award 2010" della rivista scientifica internazionale Stem Cells. Ho presentato il mio lavoro sulle cellule staminali. È stata una grande soddisfazione».

Un lavoro nato dalla collaborazione stretta con le altre ricercatrici dell'Istituto: «Per questo ho deciso di devolvere il premio in denaro ricevuto all'Istituto in cui faccio ricerca».

Ad altre sei studiose (Elena Gagliardini, Marina Morigi, Susanna Tomasoni, Paola Rizzo, Marina Figliuzzi, Piera Trionfini) è stato assegnato il Grant di Ricerca, un sostegno per permettere la partecipazione e incontri e corsi di livello internazionale.

Infine, l'Armr ha voluto attribuire il tradizionale premio annuale all'Associazione nazionale alpini per «l'ineguagliabile spirito di corpo che ha saputo risvegliare la città con l'evento indimenticabile dell'adunata» come ha spiegato la presidentessa della fondazione Armr Daniela Guadalupi Gennaro. A ritirare il riconoscimento il presidente sezionale Ana Antonio Sarti, «sostenuto» dal coro Ana orobico di Boccaleone diretto dal maestro Mauro Zappella.

Alla cerimonia sono intervenuti Giuseppe Remuzzi e Silvio Garattini, rispettivamente coordinatore delle Ricerche e direttore Istituto Mario Negri, oltre ai rappresentanti del Comune e della Provincia di Bergamo e della Regione.

Laura Arnoldi

L'Eco di Bergamo - 02/12/2010