Scanzo, per Sarti una benemerenza |
Tutti in piedi, c'è Antonio Sarti. Un lungo applauso ha salutato, l'altra sera, all'auditorium della casa di riposo «Fondazione Piccinelli» di Scanzorosciate, il presidente degli alpini di Bergamo. Antonio Sarti ha ricevuto dalle mani del sindaco Massimiliano Alborghetti, l'onorificenza di «cittadino benemerito 2010». Un riconoscimento importante, che ha premiato una delle figure più significative del paese che «con grande dedizione – è la motivazione – è stato protagonista da molti anni nell'Ana di Bergamo, molto conosciuto ed apprezzato per la passione e l'impegno quotidiano nella comunità bergamasca, distinguendosi per senso della solidarietà, per l'alto senso civico, per saper promuovere e valorizzare la grande tradizione alpina che lo ha portato a condurre con successo l'adunata nazionale degli Alpini a Bergamo». «Con Sarti siamo di fronte a una figura di caratura nazionale – ha affermato, a margine dell'incontro, il sindaco Alborghetti –. Una persona speciale, che ha lavorato con serietà e spirito di sacrificio in tanti luoghi, dove lo ha portato la macchina della protezione civile, da lui promossa e coordinata per tanti anni». Visibilmente emozionato, sotto il cappello alpino, Sarti è stato salutato anche dai «suoi» alpini, quelli del consiglio provinciale (Granelli, Giupponi, Locatelli,…), insieme al consigliere nazionale Antonio Arnoldi e al coordinatore nazionale antincendio boschivo Franco Morzenti. «Non posso che essere felice – ha detto Sarti –. Questo riconoscimento ha per me un forte significato. Io mi sento scanzese ed essere premiato nel mio paese è motivo di orgoglio. E' la cosa più bella che potessi aspettarmi». Nel corso della cerimonia, l'Amministrazione comunale, insieme al console provinciale dei Maestri del Lavoro Battista Chiesa, ha consegnato un «attestato al merito» a tutti i maestri del lavoro della comunità di Scanzorosciate: Mario Alborghetti, Natale Ambrosioni, Vittorio Bresciani, Ivan Fumagalli, Luigi Gelmi, Angelo Gualini, Giovanni Lorenzi, Pietro Nespoli, Giovanni Passera, Anna Piazzalunga. Tiziano Piazza L'Eco di Bergamo - 07/12/2010
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