Dall'ospedale Ana e dai Riuniti farmaci in dono per l'Afghanistan Stampa

Ieri la consegna al 5° Reggimento della Brigata Julia, in partenza per la missione Medicine per 40 mila euro: verranno utilizzate dai medici in visita nei villaggi

 

«Una cura prestata, un farmaco in dono… una pallottola in meno». Così è stata battezzata l'iniziativa promossa dall'Associazione nazionale alpini varata attraverso il suo ospedale da campo che ha sede a Orio al Serio. In previsione della prossima partenza del 5° Reggimento alpini della Brigata Julia in missione di pace in Afghanistan, è stato raccolto un notevole quantitativo di medicinali destinato alla popolazione civile di quei villaggi che ne hanno urgente bisogno.

 

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La consegna dei farmaci, da parte del direttore dell'ospedale da campo dell'Ana, Lucio Pantaleo Losapio, è avvenuta ieri mattina alle 11 all'interno della struttura, alla presenza dal direttore del Dipartimento di Farmacologia clinica dei Riuniti. A ritirare i farmaci è giunto il comandante del 5° Reggimento alpini, Giovanni Coradello, con personale e automezzi.
«Abbiamo deciso di donare i farmaci al Reggimento – ha detto Losapio – affinché i suoi medici, di villaggio in villaggio, possano prendersi cura di gente che ne ha grande necessità. Si tratta di medicinali che corrispondono a un elenco giuntoci direttamente dall'Afghanistan, redatto dalle autorità locali. In questa iniziativa abbiamo avuto un ruolo di cerniera e intendiamo continuare su questa strada attraverso le sezioni degli alpini presenti su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è infatti quello di offrire alla missione un periodico sostegno».
In questa operazione gli Ospedali Riuniti di Bergamo, forti di una grande tradizione negli aiuti umanitari e con l'approvazione della Regione Lombardia, hanno dato il loro fondamentale contributo. «Abbiamo deciso di sostenere questo progetto – ha commentato Carlo Bonometti, direttore generale dei Riuniti – donando all'Ana alcuni farmaci utili all'attività medica svolta dagli alpini a favore della popolazione afgana. È un piccolo gesto che rispecchia la nostra storica vocazione alla cooperazione internazionale e che rafforza ulteriormente il legame tra gli Ospedali Riuniti e gli alpini, con i quali condividiamo i valori della solidarietà e della generosità».
«Partiremo nel prossimo ottobre – ha detto ieri mattina il colonnello Giovanni Coradello, comandante del 5° Reggimento alpini di Vipiteno – e daremo il cambio in Afghanistan ai colleghi della Taurinense. Durante la recente adunata nazionale di Bergamo abbiamo chiesto a Lucio Pantaleo Losapio di aiutarci ad avviare una raccolta volontaria di medicinali che verranno utilizzati durante le visite ambulatoriali sul posto, per la popolazione che, voglio sottolineare, ci è vicina in quanto noi l'aiutiamo attraverso gesti concreti».
I medicinali, per un valore commerciale di circa 40 mila euro, sono stati raccolti in poche settimane direttamente dalle aziende del settore che hanno fatto capo all'ospedale. Ma donazioni sono avvenute anche attraverso le numerose farmacie presenti nella nostra provincia. Si tratta di centinaia di confezioni contenenti diverse migliaia di dosi, utili per contrastare anche piccoli inconvenienti, come ad esempio colliri, creme e pomate di vario tipo e analgesici.
«I farmaci – ha confermato il dottor Luca Onesti, medico che fa parte della missione in partenza – verranno distribuiti durante le visite programmate. Di solito il paziente arriva ed espone quelli che sono i suoi sintomi. Si tratta spesso di carenze nutrizionali che innescano una serie di patologie. Offrire delle medicine vuol dire per noi superare ogni diffidenza nei villaggi ed equivale a una grossa risorsa per loro che non avrebbero altro modo di ottenere i farmaci se non, in qualche caso, pagandoli parecchio. Cosa impensabile per il loro tenore di vita. Fra le tipologie di farmaci che porteremo ci sono degli antibiotici a largo spettro, antinfiammatori cortisonici e soprattutto complessi multivitaminici mirati proprio a combattere le carenze nutrizionali. Naturalmente ci sono nel quantitativo anche dei prodotti specifici per i bambini che sono i primi a soffrire dei numerosi malesseri presenti sul territorio».
«La Regione Lombardia – ha dichiarato il consigliere regionale Carlo Saffioti, portando i saluti del presidente Roberto Formigoni – ha molto apprezzato l'iniziativa dell'ospedale da campo ed ha autorizzato la collaborazione in tal senso con gli Ospedali Riuniti. È un'operazione molto bella efficacemente riassunta nello slogan "Un farmaco in dono… una pallottola in meno" che l'accompagna. Ci auguriamo davvero che tale frase possa essere concretizzata attraverso questa iniziativa».

 

Francesco Lamberini  - L'Eco di Bergamo 06/07/2010