«Una settimana di protezione civile» Stampa

La proposta Avanzata dall'Ana per favorire l'aumento dei volontari

 

La prima edizione di «Pianeta difesa» si è svolta a luglio 2009 coinvolgendo 130 ragazzi, la seconda appena conclusa ha visto la partecipazione di 250 giovani (120 al 6° Reggimento alpini di San Candido, 90 al Centro addestramento alpino di Aosta e 40 alla scuola di paracadutismo della Brigata Folgore di Pisa). Un successo che ha spinto il Gabinetto del ministro della Difesa a programmare per settembre una terza edizione della durata di tre settimane, una settimana in più rispetto alle prime due edizioni, estendendo l'età per parteciparvi dai 18 ai 30 (prima solo fino ai 25 anni). Oltre ai 240 posti già confermati nelle caserme di La Thuile in Val d'Aosta e di San Candido, si dovrebbero aggiungere altri 290 posti (probabilmente 160 nel Bellunese e 130 in Piemonte).
Una proposta dell'Ana riguarda il prolungamento di una quarta settimana dedicata in particolare a un programma di Protezione civile. Nelle settimane di addestramento, ragazzi e ragazze hanno la possibilità di condurre la vita di caserma, sottoponendosi a un programma che prevede attività ginnico-sportive, escursioni in montagna, arrampicate ma anche lezioni di primo soccorso, topografia, orientamento sul territorio e momenti informativi sulle attività dell'esercito. Alla fine del percorso i ragazzi ricevono in dono in una cerimonia ufficiale il cappello alpino, anche se il breve periodo di naia senza il giuramento non concede il riconoscimento di servizio militare.
Per l'Ana «Pianeta difesa» è un modo per riavvicinare i giovani al mondo alpino e dai consiglieri sezionali Natale Bertuletti, e Isidoro Persico, dal vicepresidente sezionale Alessio Granelli, dal consigliere nazionale Antonio Arnoldi, i giovani bergamaschi sono stati invitati a iscriversi ai gruppi alpini locali come «amici degli alpini», mentre il generale Elio Carrara, segretario della sezione, ha aggiunto che «per la mia esperienza nell'esercito sono favorevole a considerare che dopo un mese di addestramento e il giuramento un giovane possa essere considerato un alpino a tutti gli effetti».

 

L'Eco di Bergamo - 10/08/2010