Alpini, Bergamo premia i suoi campioni Stampa

Sono stati protagonisti della stagione sportiva organizzata dall'Associazione nazionale alpini nella specialità della staffetta e del tiro con la pistola, raggiungendo il vertice delle classifiche.
Danilo Bosio, Luciano Bosio, Isidoro Cavagna e Fabrizio Frigerio hanno ricevuto un premio dal presidente della sezione di Bergamo, Antonio Sarti, per avere tenuti alti i colori di Bergamo nei campionati Ana. Per loro il Crest e la medaglia dell'adunata 2010, in edizione speciale.

 

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Tre titoli tricolori
La squadra della staffetta di corsa in montagna è formata da atleti di poche parole, abituati a risparmiare il fiato per correre in montagna: i fratelli Bosio e Cavagna formano il fantastico terzetto che si è aggiudicato il titolo nazionale per dieci volte. Impossibile elencare tutti i risultati ottenuti individualmente dagli atleti nelle gare Ana, si può solo immaginare il sacrificio e l'impegno che li porta ad allenarsi ogni giorno su e giù per i dintorni di Peia (dove vivono sono nati e vivono Danilo e Luciano Bosio) e San Pellegrino, terra d'origine e di residenza di Cavagna. Fabrizio Frigerio, di Caprino Bergamasco, è invece campione nazionale nella specialità della pistola standard, titolo che aveva già conquistato nel 2007.
Un ringraziamento agli atleti e alla Commissione sport, coordinata dal consigliere Massimo Gotti, è stato rivolto dal presidente Sarti: «La sezione è orgogliosa non solo di questi quattro campioni, ma di tutti gli alpini che gareggiano. Lo sport è scuola di vita e la loro dedizione al sacrificio è un esempio per la società». Presente alla premiazione anche il presidente del comitato provinciale Coni e «amico degli alpini» Valerio Bettoni, che ha ricordato «quanto siano importanti le società sportive che fanno crescere gli atleti».
Un riconoscimento è stato consegnato ad altri atleti presenti, protagonisti nelle gare di tiro a segno: Bruno Piazzalunga, Alessandro Locatelli, Mario Ubiali e Piero Armoir. È orgoglioso dei «suoi» atleti Dino Perolari, commissario tecnico per la sede nazionale e per la sezione di Bergamo, che ha un unico rammarico: nel 2010 gli alpini orobici hanno infatti perso un record straordinario. «Dopo ben 34 anni – spiega infatti Perolari – il prestigioso trofeo intitolato al generale Antonio Scaramuzza, che viene assegnato alla sezione che ottiene il maggior punteggio sommando i risultati delle singole specialità invernali ed estive, è stato conquistato dalle sezione di Trento».


E ora le Olimpiadi
Una «macchia» sul medagliere bergamasco, che induce già a covare propositi di rivincita per il 2011. Ma i progetti si spingono oltre. Ormai è infatti ufficiale: nel 2012 si svolgerà a Valleghe la prima edizione delle Alpiniadi: «Si tratta – spiega ancora Perolari – di una sorta di Olimpiadi Ana divise in due sezioni: quelle invernali e, a distanza di due anni, quelle estive».

 

Laura Arnoldi - L'Eco di Bergamo 23/01/2011