Il tenente D'Aniello «Max, un esempio per noi» Stampa

Ricordo via mail agli alpini di Campagnola

 

«Non c'è medaglia, né funerale di Stato, né bandiera a mezz'asta che tenga... Addio Max...». Così comincia il breve messaggio inviato via mail a Natale Bertuletti, segretario del Gruppo Alpini Campagnola, dal tenente Francesco D'Aniello, da quattro mesi in Afghanistan come vice comandante della 47ª Compagnia del 5° Reggimento alpini di Vipiteno, lo stesso cui apparteneva il tenente Massimo Ranzani. «Un uomo, un soldato, un amico... – lo ricorda il tenente D'Aniello, già ospite nella Bergamasca in vista del raduno nazionale delle penne nere –. Eri venuto qui (in Afghanistan, ndr) con uno scopo, aiutare questa gente. Beh, vedi Max, forse non tutti erano degni del tuo aiuto e del tuo sforzo, ma sei stato esempio per tutti i tuoi commilitoni, e il tuo ricordo non ci abbandonerà mai... Addio Max... addio».

 

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D'Anielllo, già alla guida delle penne nere, nel 2009 a Bergamo, nell'ambito dell'operazione «Strade sicure», era stato invitato in classe alla scuola elementare «La Traccia» di Calcinate per preparare i bambini all'adunata nazionale degli alpini. Ora ha appeso i disegni e le lettere degli alunni nella sua tenda: «Mi fanno sentire più vicino a casa».

 

L'Eco di Bergamo 01/03/2011