A Torino sfila l'orgoglio degli alpini bergamaschi Stampa


Torino
Ultime, frenetiche ore di preparativi a Torino in vista della sfilata di oggi dei gruppi alpini provenienti da tutta Italia. Come sempre, l'arrivo delle penne nere rappresenta un evento unico e irripetibile. Non è una manifestazione paragonabile alle altre che hanno interessato Torino, prima capitale d'Italia: il 150° dell'Unità, ad esempio, o l'inizio del Giro d'Italia. Ma non è nemmeno mai uguale a se stessa, per cui risulta difficile il paragone tra questa adunata e quella dell'anno scorso, che tutti a Bergamo hanno ancora ben presente davanti agli occhi.

 

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L'accoglienza della città

«Questa è una grande festa – si sente dire in giro nelle strade del capoluogo piemontese – gli alpini sono allegria e rappresentano la gente italiana. Siamo contenti ed orgogliosi di averli qui con noi».
Torino si è gradualmente riempita di alpini dalla serata di giovedì. In realtà i primi arrivi massici si sono registrati da venerdì sera sino a ieri mattina. Guardando per le vie della città si nota meno tricolore rispetto a Bergamo, e lo fanno notare non solo le penne nere orobiche. Antonio Sarti, presidente della sezione di Bergamo non esita a dire con saggezza: «Torino è una grande città, qui il tricolore c'è, ma si nota meno che a Bergamo. D'altronde le grandi città hanno una caratteristiche diverse, in primis le dimensioni, che non permettono d'esprimere, come è avvenuto a Bergamo, un colore così unico». Il presidente nazionale dell'Ana Corrado Perona, piemontese doc, dice che «Bergamo è stata indimenticabile, ma anche questa adunata è già nella storia».
I bergamaschi
Gli alpini bergamaschi ne hanno anche approfittato per visitare musei, chiese, e una bella passeggiata fra gli ampi vialoni. Erano in molti, venerdì sera in piazza Castello, all'arrivo della bandiera di guerra, quando il cielo di Torino è stato attraversato dallo spettacolo delle Frecce Tricolori. C'era anche il colonnello Maurizio Plasso, che nel 1986, da soldato semplice, la portò nelle vie di Bergamo. «Fu un momento indimenticabile – ricorda –. Proprio come l'abbraccio caloroso delle migliaia di persone che applaudivano il passaggio della bandiera nelle vie di Bergamo».
La festa di settembre
Fra le iniziative che hanno richiamato molta gente, la cittadella degli alpini, dove addirittura è stata ricostruita una postazione dei soldati presenti in Afghanistan. Nella giornata di ieri si è rinnovata l'atmosfera di festa e di ritrovo di tanti «ex» commilitoni, che ogni anno si ritrovano agli appuntamenti.
E per gli alpini bergamaschi il tema ricorrente, quando si incontrano, è sempre lo stesso: a settembre vogliono regalare nuovamente alla nostra città e alla nostra terra una grande festa. I 90 anni di fondazione della sezione di Bergamo saranno certamente un altro grande momento di festa. Come quello di Torino di questi giorni. Dove ci sono gli alpini, si sa, è sempre un'occasione di allegria sana e sincera.
Dunque oggi le migliaia di penne nere che sfileranno per le vie di Torino, con l'ormai immancabile coro «Bèrghem, Bèrghem» ci invitano nuovamente a tornare nella nostra città a settembre per un'altra occasione speciale: il loro 90° compleanno. Perché la festa continui.

 

Giuseppe Lupi - L'Eco di Bergamo 08/05/2011