Il fulcro di ogni attività della Sezione è la sede, quindi è importante che sia accogliente e funzionale. Si sa però che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, inoltre gli alpini bergamaschi avevano tante altre cose da fare prima di pensare alla propria “casa”. Sono così rimasti per anni negli angusti locali di Porta Nuova, dove era difficile arrivarci e altrettanto difficile entrare se si era più di una decina, finchè nel 1983 si presentò la possibilità di avere in uso dal comune dieci locali presso il Lazzaretto, da ristrutturare a scanso affitto. Detto e fatto, gli alpini si rimboccarono le maniche, misero mano al portafogli e in poco tempo il sogno divenne realtà. I lavori andarono avanti alacremente, rispettando e valorizzando le strutture architettoniche dell’antico complesso storico. La sede venne inaugurata con una festosa cerimonia il 22 settembre 1984, tra un tripudio di penne nere che finalmente avevano una bella “casa”, ampia e funzionale, facilmente raggiungibile e con possibilità di parcheggio, una reggia a confronto del bugigattolo di Porta Nuova. Ma con il trascorrere degli anni anche questa nuova collocazione si stava dimostrando insufficiente per le nuove esigenze della Sezione, in modo particolare quelle poste dalla Protezione Civile. Inoltre si stava avvicinando la scadenza contrattuale e il comune di Bergamo sembrava intenzionato a voler tornare in possesso dei locali per esigenze istituzionali. Quindi gli alpini memori del detto “aiutati che il ciel t’aiuta” si stavano ponendo il problema, sia pure non imminente, quando si avverò un altro detto “Dio vede e Dio provvede” e per la nuova Sede si tratta proprio di Provvidenza, presentatasi nelle vesti di un semplice alpino e di una signora dal cuore nobile e generoso.
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