IL Battaglione Orobico Stampa

Intanto, con l’avvento del fascismo, l’Associazione Nazionale Alpini aveva preso il nome di “10° Reggimento Alpini”; la Sezione di Bergamo era denominata “Battaglione Orobico”; i presidenti di Sezione erano chiamati “comandanti”, i Gruppi “Plotoni”, i Capigruppo “Capiplotone”. Il1929 fu un anno ricco di iniziative. Si sentì, tra l’altro, il bisogno di creare un nuovo notiziario, più ampio e completo, destinato a tutti i soci. Nacque così, nel marzo, “Lo Scarpone Orobico” del quale ne fu redattore il rag. Dino Zampese, seguito poi dal rag. Erminio Tosetti. Nell’agosto venne collocata nella chiesetta di S. Maria dell’Adamello una lapide alla memoria dei fratelli Nino ed Attilio Calvi e di tutti gli alpini bergamaschi che combatterono e sacrificarono la loro giovane vita sull’Adamello. La simbolica consegna della lapide agli alpini di Brescia venne fatta dal Cap. Gian Maria Bonaldi, “La Ecia”.

Sulla lapide si legge: “Alla gloria di Nino e Attilio Calvi e di tutti gli alpini della terra bergamasca morti per tenere fede al giuramento dell’onore montanaro. La Sezione di Bergamo dell’A.N.A.”. E’ illuminante e significativo che si sia stata usata nell’occasione la dizione “Sezione di Bergamo dell’A.N.A.” e non “Battaglione Orobico”.

Gli alpini bergamaschi, anche in quei tempi difficili, con gesti semplici, quelli possibili, ma indicativi, rifiutavano inquadramenti ideologici e di parte. A novembre, sempre nel 1929, la Sezione ha finalmente una sede: “si trova nel Palazzo della Banca Piccolo Credito Bergamasco, a Porta Nuova, al secondo piano ed è composta da un vasto locale ben riscaldato e con uso del telefono”. Nel 1930, a settembre, vi fu anche il “cambio della guardia al Comando del Battaglione Orobico”. Al prof. Piero Guaitani, nominato membro del Consiglio Direttivo Nazionale, gli subentra il cav. Luigi Calcaterra, già Capogruppo di Almenno.

Nel 1931 i soci salgono a 5.121, organizzati in 67 Gruppi. La famiglia scarpona si era fatta numerosa e si rendeva necessaria una nuova sede, situata in via Adamello, che venne inaugurata il 4 ottobre, in occasione dell’Adunata nazionale degli alpini del 5° in congedo, alla presenza del Presidente nazionale Manaresi. Si provvide anche alla benedizione del vessillo sezionale e del gagliardetto del Gruppo di Bergamo, effettuata dal cappellano sezionale don Giovanni Antonietti. A maggio del 1934 vi fu una grande e solenne adunata di alpini, provenienti anche da altre Sezioni dell’Alta Italia, in occasione della consegna delle drappelle al 2° Reggimento Artiglieria da Montagna, benedette dal vescovo Mons. Bernareggi alla presenza di S.A.R. il Duca di Bergamo e di S.E. Manaresi.