Prestigiosi riconoscimenti |
A settembre 1997 trema la terra in Umbria e nella Marche. Allertato il 26 settembre, il giorno successivo l’Ospedale da campo ANA era già a Nocera Umbra dove ha iniziato a far fronte alle molteplici richieste di piccole e grandi emergenze sanitarie. Oltre Antonio Sarti, impegnato in prima persona quale responsabile nazionale della protezione civile, anche il Presidente sezionale, Gianni Carobbio, si reca nelle zone terremotate, dove si fa promotore di interventi immediati, chiamando a raccolta i suoi alpini. Una prima squadra predispone gli scavi per la posa delle reti tecnologiche nel campo sfollati di Annifo; un’altra prepara il campo di Belfiore; una terza realizza una piazzola per l’elisoccorso. Altre squadre sono impegnate quale supporto logistico nella gestione dei campi degli sfollati. In prevalenza i lavori si sono limitati ai servizi logistici: preparare pasti, montare e smontare tende, in quanto la predisposizione dei campi era stata appaltata a ditte del posto. Per questo, dopo il primo intervento, fu disposto il rientro dei volontari, che a qualcuno è sembrata una “ritirata”. Durante l’assemblea sezionale, dell’8 febbraio 1998, il presidente comunica ai delegati che alla Sezione sono pervenute offerte per circa 42 milioni che verranno utilizzate per interventi in Umbria. A tal proposito partecipa ai delegati il conferimento alla Sezione di una medaglia d’oro al Merito Cittadino da parte del Consiglio Comunale di Bergamo, con la motivazione “per le continue manifestazioni di solidarietà e abnegazione nei confronti delle popolazioni coinvolte nelle calamità naturali”. Nell’aprile successivo il Rotary Club Bergamo Nord conferisce alla Sezione il “Paul Harris”, la più alta onorificenza che questa prestigiosa associazione assegna a persone, enti e associazioni che si siano particolarmente distinti in opere di solidarietà. Questa la motivazione: “In segno di riconoscimento e riconoscenza a tutti i volontari alpini che aiutano i giovani, gli anziani, i disabili, le popolazioni colpite da calamità naturali. In segno di gratitudine di tutti noi bergamaschi per il tangibile e significativo apporto nel promuovere una migliore comprensione reciproca ed amichevoli relazioni nella nostra società e tra i popoli di tutto il mondo”. Sempre nel 1998 venne conferito a Germano Fiorina di Gandellino il premio “Alpino dell’anno 1997”, alla memoria, per il suo gesto d’altruismo che gli è costato la vita. Gli verrà conferita la medaglia d’argento al valor civile. Quell’anno porta anche due altri avvenimenti significativi, uno triste e uno lieto. Il 31 gennaio muore padre Giovanni Brevi, nativo di Bagnatica, cappellano militare della Julia in Albania e in Russia, Medaglia d’Oro al valor militare e prigioniero nei “gulag” staliniani dal 1943 al 1954. L’evento lieto riguarda la messa a nuovo del monumento all’Alpino della città, finanziato dall’alpino Bosatelli, titolare di un’affermata ditta. Il 1998 è pure segnato dal cambio al vertice dell’ANA nazionale. Al bergamasco Leonardo Caprioli, dimissionario per motivi di salute, subentra alla presidenza Giuseppe Parazzini, alpino dell’Edolo. Nell’occasione il presidente sezionale Carobbio, tramite “Lo Scarpone Orobico”, rivolse a Caprioli il grazie di tutti gli alpini bergamaschi per l’opera svolta a favore dell’Associazione.
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