Vigilia del nuovo millennio |
Siamo nel marzo del 1999 e dal Dipartimento Protezione Civile arriva il dispaccio: “Ambito garantire, compreso il vitto e l’alloggio. Giunti al gennaio 2000 gli alpini devono fare ancora le valigie per l’estero. Questa volta la operazioni connesse emergenza profughi, richiedesi intervento codesta organizzazione volontariato in territorio albanese per allestimento campi accoglienza”. La risposta è immediata. Nei campi di Kukes e Valona si alternano una settantina gli alpini bergamaschi, dando il meglio di sé pur mancando i supporti logistici basilari che il Dipartimento doveva destinazione è la Francia dove un nubifragio aveva arrecato danni notevoli nella Dordogna. Sono dodici gli alpini della Sezione di Bergamo che vi trascorrono una settimana di lavoro con altri volontari lombardi, liberando circa 140 chilometri di piste forestali, raccogliendo l’apprezzamento della popolazione e delle autorità localiNel 2000 Lo scarpone orobico diventa più bello: tutto a colori a 48 pagine. Il 15 luglio a Cisano Bergamasco viene ospitato, con grande soddisfazione delle penne nere bergamasche, il giuramento di cento reclute del 6° scaglione 2000 inquadrati nel 6° reggimento della Brigata Alpina Tridentina. Sempre nel 2000 l’alpino Pietro Merelli di Gorle viene eletto Alpino dell’anno. L’anno termina nel migliore dei modi: ha luogo il trasferimento degli uffici sezionali dal Lazzaretto al rustico di via Gasparini. Dal 12 al 16 settembre 2001 una serie di manifestazioni fa da contorno ai festeggiamenti per l'80° di fondazione della Sezione, per il raduno del 5° Alpini e del 2° e 5° Artiglieria da montagna e all’inaugurazione ufficiale della Sede. Non ultima l’intestazione, da parte del Comune, di una via alla Brigata Alpina Orobica. Viene inoltre realizzato un libro di oltre 400 pagine che racconta la storia della sezione e dei suoi 256 Gruppi. Nel 2002 la Provincia di Bergamo, in occasione dell’anno internazionale delle montagne, conferisce il premio Ulisse alla Sezione ed a 10 nostri associati. Nello stesso anno la Protezione Civile interviene per il terremoto nel Molise e successivamente per l’alluvione che colpisce pesantemente le Valli Bergamasche. Lucio Piccardi di Dalmine viene eletto Alpino dell’anno 2002. All’assemblea del febbraio 2003 scambio del testimone al vertice della Sezione fra Gianni Carobbio ed Antonio Sarti. Fra i suoi primi interventi, il più importante è la visione della Sezione in quattro aree geografiche con Vicepresidenti come punto di riferimento e con l’obiettivo di un pieno coinvolgimento e la valorizzazione dei coordinatori ed i Capigruppo. A metà aprile muore la N. D. Anna Astori, la donatrice di tutto il complesso edilizio che è diventato la nostra Sede. Una bella sorpresa: esce il bel libro del nostro Nardo Caprioli che racconta le sue memorie; prima di guerra e poi dei lunghissimi anni sia come presidente sezionale che nazionale. Il 26 ottobre, con una riuscita manifestazione, vengono festeggiati i Reduci alpini della sezione.
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